Concerto Le note del cuore, il 17 giugno a Nizza Monferrato

Concerto Le note del cuore, il 17 giugno a Nizza Monferrato

Sabato 17 giugno alle ore 21, si terrà, presso l’Auditorium Trinità di Nizza Monferrato, un concerto di musica classica, tenuto dalla pianista astigiana Ernesta Aufiero, le Note del cuore.


J.S.Bach
Preludio 1 dal Primo Volume del Clavicembalo Ben Temperato

È uno dei brani più celebri di tutta la storia della musica. Il Clavicembalo Ben Temperato è un’opera imponente in due libri, in cui Bach esplora tutte e 12 le tonalità, maggiori e minori, suddivise in Preludio e Fuga, caposaldo della letteratura pianistica. Questo preludio ha quasi il carattere di un’improvvisazione, ha una struttura molto semplice che si basa sull’armonia e potrebbe sembrare un accompagnamento arpeggiato, ma non lo è e racchiude in sé un’ inspiegabile magia. Charles Gounod usò questo brano per comporre la sua celebre Ave Maria.

D.Scarlatti
Sonata n 3 in do maggiore
Sonata n 12 in re minore
Toccata k 141 in re minore

Scarlatti ha composto 555 sonate per clavicembalo e fortepiano, che noi conosciamo grazie all’Infanta di Portogallo e Regina di Spagna Maria Barbara, che le fece copiare e pubblicare. Era stata allieva di Scarlatti fin dall’età di 9 anni e di Scarlatti fu allieva tutta la vita. Morendo, Maria Barbara lascerà in eredità queste sonate a Farinelli, cantante castrato, che le porterà in Italia, bellissimo esempio di mecenatismo al femminile. In questi brevi brani, Scarlatti si dimostrò pioniere di tecniche nuove per i suoi tempi, come arpeggi, incroci delle mani, ottave spezzate e percosse, doppie note. Forte l’influenza della musica popolare portoghese e spagnola.

F.Schubert
Improvviso op.90 n.3
Improvviso op.90 n.4

Nell’ultimo periodo della sua vita, Schubert compose una serie di piccoli pezzi per pianoforte, intitolati dal suo editore Momenti musicali e Improvvisi. In queste brevi composizioni, dimostrò come il pianoforte possa esprimere con poche pennellate e in maniera sintetica uno stato d’animo, un pensiero fugace, di gioia o tristezza. La Sonata, come forma d’arte, incominciava a perdere importanza e popolarità. Secondo l’estetica romantica, l’espressione artistica più vera è quella composta in una forma essenziale, quasi di getto, secondo il filosofo Schlegel un'”esplosione dello spirito”.

F.Chopin
Notturno op.48 n.1

I Notturni costituiscono la quintessenza dello chopinismo e la più autentica manifestazione creatrice del musicista romantico per antonomasia. Come genere musicale, il notturno proveniva dall’epoca classica, haydniana e mozartiana, ed era inteso nel senso di serenata o divertimento da suonarsi in una festa serale e all’aperto. Successivamente il sentimento della notte misteriosa e ricca di incanti, tipico della poesia Romantica (Novalis, Young, Jean Paul, ecc) dilagò nella musica e offrì l’occasione ad artisti, quali Schumann, Chopin e Wagner, per scrivere composizioni di intensa spiritualità. Tenendo presente il lirismo puro dell’opera italiana (Bellini), il compositore John Field diede vita nel 1814, al notturno pianistico, brano lirico di gusto sentimentale, basato su una melodia accompagnata da accordi arpeggiati. Chopin rimase affascinato dallo stile di Field e scrisse 21 Notturni, accolti con crescente fervore dal pubblico.

F.Chopin
Ballata Op 52 n 4

Opera di tale elevatezza e intensità da sfuggire alla possibilità di comprensione dei contemporanei. È un compendio di tutti gli stili e i generi trattati da Chopin in tutta la sua carriera compositiva, troviamo Variazioni, Sonata, Notturno e Barcarola. Qui il dramma è espresso solo con mezzi sonori, senza testo e senza parole. Sconvolgente il finale, su cui è anche stato scritto un romanzo, Presto con fuoco, di Roberto Cotroneo, 5 accordi in estatica attesa introducono la conclusione tragica, violenta, inaspettata e prepotentemente bella.

C. Debussy
Jardins sous la pluie

Una pioggia autunnale in musica. È forse la pagina pianistica più nota di Debussy. Si riconosce lo scroscio regolare della pioggia, gli zampilli allegri delle gocce d’acqua, l’infuriare del vento e dopo una parte centrale più tranquilla in cui la pioggia si attenua e l’autore si abbandona al ricordo nostalgico di vecchie melodie infantili, nel finale la pioggia scende violenta e inesorabile. Il pianoforte è lo strumento preferito da Debussy, non per nulla il pianista Debussyano ha fatto scuola ed è stato un punto di riferimento importante per musicisti come Ravel, Albeniz, Bàartok e Schoenberg.

L’ ingresso è ad offerta libera.

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